Michael Vincent Gazzo nasce a Hillside, New Jersey, il 5 aprile 1923 e, dopo essersi congedato dall’Aeronautica degli Stati Uniti, al termine della seconda guerra mondiale, si iscrive al laboratorio teatrale di Erwin Piscator.

Frequenti sono le sue apparizioni televisive e le sue partecipazioni a film di successo dove, grazie al suo timbro di voce particolare e alla sua eccezionale costituzione fisica, offre interpretazioni da caratterista di primo ordine; tra queste è opportuno ricordare quella di  Frank Pentangeli ne “Il Padrino parte II”.

Si dedica in maniera sporadica alla scrittura drammatica ottenendo un grande successo con “Un cappello pieno di pioggia” che registra a Broadway ben 389 rappresentazioni consecutive.

Muore improvvisamente, nella stessa città dove era nato, il 14 febbraio 1995, all’età di 71 anni.

“Un cappello pieno di pioggia” si inserisce nel filone dei cosiddetti “drammi familiari”, un genere molto in voga negli anni dell’autore.

La storia si svolge tra le mura dell’appartamentino di un caseggiato di “cellule familiari” – o “alveare”, come diremmo oggi, – dove la “piccola borghesia” vive e lotta con i piccoli e grandi problemi quotidiani.

Il problema di Johnny Pope, è però troppo grande per il fratello minore Polo, che prova tuttavia a gestirlo con le proprie forze senza coinvolgere la cognata Celia, che aspetta un bambino da Johnny, e il padre, che vive lontano e con il quale i due fratelli hanno sempre avuto sporadici e piuttosto superficiali contatti.

Johnny è un reduce dalla guerra di Corea e porta con sé i segni di tale tremenda esperienza come tanti suoi compagni; ma la sua situazione non comporta soltanto i problemi psicologici e di reinserimento che tutti questi ragazzi hanno avuto al loro ritorno.

 Esistono nella storia antica e recente molte vicende in cui chi detiene il potere si arroga il diritto di non curarsi dei singoli, ma di perseguire una più o meno legittima “ragion di stato”. Le vittime inconsapevoli di questo tipo di politica vengono poi quasi sempre lasciate sole con i propri problemi, per non rendere pubblici comportamenti di stato moralmente illegittimi.

Johnny è una di queste vittime, a causa del modo sbrigativo con cui è stato risolto un grave episodio accadutogli durante il conflitto. L’unico a cui Johnny chiede aiuto è il fratello.

Nell’illusione di risolvere la situazione, Polo si troverà a dover fare i conti con una specie di “banda di poveri diavoli”, vittime a loro volta e dipendenti di “Mammà”, un piccolo boss della malavita locale.

Questa vicenda creata dagli egoismi e gestita nell’isolamento, comincerà a risolversi soltanto uscendo dal proprio guscio e dalle proprie paure per chiedere e trovare la mano tesa dell’amore e dei sentimenti.

Claudio Pesaresi  



Attori e dintorni

 

REGIA                  Claudio Pesaresi

 

 

John Pope (Padre)      Claudio Pesaresi

Johnny Pope               Giuseppe Rafoni

Polo Pope                   Nicola Pesaresi

Celia Pope                  Serena Orazi

Mammà                      Maurizio Torti

Apples                        Mauro Formica

Chuch                         Andrea Paris

Putsky                         Daria Virginia Massi

 

 

 

ASSISTENTI ALLA REGIA:

Loretta Ottaviani

Marika Sacripanti

 

DIRETTORI DI SCENA

Marie Caroline Doddek

Massimo Rindi

 

 

LUCI:            Giulio e  Goffredo Strappini

FONICA:                    Costantino Muzzi     

COSTUMI:                 Rossana Franceschini

 

SCENOGRAFIA:     

- ideazione:                      Goffredo Strappini

- realizzazione:   Laboratorio della Compagnia diretto  da   Massimo Rindi

 

COLLABORAZIONE TECNICA:

Luciano Formica

Nicola Loreti

 

COLLABORAZIONE

Alessandra Marini; Lidia Ortolani; Maurizio Ortolani; Barbara Sensini; Laura Toro

 

FOTO DI SCENA:

Pierdomenico Proietti 

 

 

Un Cappello Pieno di Pioggia
Di Michael Vincent Gazzo
 

 

Premi vinti dallo spettacolo 

"Un cappello pieno di pioggia"

 

- Miglior spettacolo al 9° Festival "Il Mascherone" di Bolzano, miglior attore protagonista (Giuseppe Rafoni).

 

- Migior attore non protagonista (Mauro Formica nel ruolo di Apples) al Festival nazionale d'arte drammatica di Imperia (2007)

 

- Miglior spettacolo per gradimento del pubblico al I Festival di teatro di Montecatini

 

- Migliore scenografia al 61° Festival d'arte drammatica di Pesaro

 

- Migliore scenografia al 40° Festival di Macerata

- Miglior attrice protagonista (Serena Orazi) e Migliore scenografia alla 5° rassegna "Stalattite d'oro" di Castellana Grotte (BA)

 

 

 

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